A poco meno di due mesi dalle elezioni amministrative che hanno decretato un plebiscito (con tanto di cartelloni pubblicitari celebrativi che ogni giorno ce lo ricordano) per la finta lista civica di Bomporto, ma dietro alla quale prosperano le vecchie logiche partitiche, la situazione a Bomporto è la seguente:
- il consiglio comunale si è riunito una sola volta il 11 giugno per l’insediamento, nel quale, a parte gli atti formali per la partenza della legislatura, non viene discusso praticamente niente;
- il prossimo Consiglio Comunale non è ancora stato programmato e perfino la riunione dei capigruppo, che di solito precede la seduta consiliare ma che soprattutto provvede a fare il punto in merito alle azioni della giunta e del consiglio, non è ancora in agenda;
- coerentemente alla cattiva abitudine instaurata nelle passate consigliature, anche in questa, non verrà istituita nessuna Commissione Tematica (a parte quelle obbligatorie) e, ad oggi, non è ancora chiaro quando inizierà il lavoro concreto dell’organo consiliare.
Ciò non è sicuramente ciò che si aspettava il Movimento 5 Stelle di Bomporto, che nei giorni scorsi ha depositato i primi atti all’ufficio protocollo con la speranza, ad oggi rimasta tale, di poterli discutere prima delle piogge d’autunno. Tale situazione denota uno scarso rispetto sia verso i membri eletti nel consiglio sia soprattutto verso i cittadini che li hanno votati, coloro che si aspettano risposte in sedute pubbliche in merito al tema del post alluvione, della TARI (del quale ancora non è stato deliberato e approvato il piano economico finanziario e le tariffe, che richiede il passaggio in consiglio c.) o che semplicemente si trovano in difficoltà anche per il più insignificante dei motivi. Non dovrebbe essere questo il compito di un’amministrazione comunale, a maggior ragione di una forza politica che ha avuto così ampio mandato dalle ultime elezioni e che così alacremente non ha esitato a vantarsene in tutti i modi? Un buon risultato elettorale è un sfoggio da rinfacciare agli avversari politici o un’occasione per mettere in atto da subito quelle promesse che dalla carta non si sono ancora mosse?
Poniamo queste domande alla Giunta del sindaco Borghi che magari potrebbe lesinare nella campagna celebrativa per il 71% e magari illustrare a noi forze politiche di minoranza e ai cittadini le azioni programmatiche che intende perseguire nell’immediato, al di là dell’ordinaria amministrazione, che a nostro avviso hanno un peso specifico molto più importante che una vittoria elettorale.
Tiziana Cipriani, Francesco Piro, William Grosoli - MoVimento 5 Stelle Bomporto